Circa un mese fa ho scritto un articolo che parlava della ricerca semantica applicata alla SEO e su come funzionano gli algoritmi di Google per la lettura dei documenti. Postando l’articolo in un gruppo dedicato ai copywirter ho ricevuto moltissime segnalazioni negative sul fatto che per loro la SEO non c’entrava niente….ecco perchè ho deciso di scrivere questo articolo.
Correlazioni tra Copywrite e SEO
Google OGGI premia chi sa scrivere bene, ma molto bene (concettualmente). Mi spiego meglio…La SEO utilizza tecniche basate su best practice e tool per scrivere in modo che google legga “bene “ il documento e per Google un buon documento è quello che rispetta delle regole per la bontà della fruizione dell’utente. Questo è stato possibile grazie all’evoluzione dell’algoritmo che è passato da una visione di un testo alla visione di un argomento o intento di ricerca. Ciò vuol dire che l’attenzione si è spostata da Google all’antropologia, cioè una visione molto più concentrata sull’utente e quello di cui ha bisogno.
Dunque secondo me la SEO è l’applicazione matematica di quello che fa un buon copywriter in modo scontato. Facciamo qualche esempio di quali sono i fattori di ranking per google e di come sono collegati al copywrite:
Termini correlati
Lato SEO è un fattore di indicizzazione in quanto si basa sull’assunzione che un articolo fatto bene riesca a creare contenuto partendo da diversi sotto argomenti. Google utilizza il latent sematic index per calcolare la vicinanza delle parole correlate alla parola chiave principale (keyword proximity). Un buon copywrite untilizzerà sinonimi e termini correlati per creare un contenuto esaustivo.
Contenuto lungo
Lato seo è giudicato meglio da google perchè si basa sull’assunzione che in un articolo lungo vengono spiegati tutti i fattori correlati a quell’argomento. Ovviamente questo non è una conseguenza diretta, ma un’assunzione di partenza.
Titoli e sottotitoli
Lato SEO verrà bene indicizzato un articolo con le parole chiave correlate negli H2 e la parolachiave principèale nell h1 (keyword prominence) . Lato copywrite ci hanno sempre insegnato a mettete un titolo per il capitolo. Se nel titolo c’è la parola chiave si capirà meglio il concetto. Questo lo facciamo in modo scontato
Plagio
Google penalizza i contenuti duplicati e nel copywrite per legge un documento non può essere copiato sopra il 20/30%
Come utilizzare la SEO per scrivere contenuti migliori
Una volta chiarite le connessioni, voi copywriter puri, potete beneficiare della SEO per scrivere contenuti migliori, e io sono un’ottimo esempio. Premetto che ho un CV basato molto sulle aree matematiche e quando ero alle superiori raggiungere il 6 al tema era un impresa ;). Oggi voglio spiegarvi come la SEO mi ha fatto diventare una migliore scrittrice.
La prima cosa che ho imparato è parlare come parla un utente. Questo implica che quanto scegliamo di parlare di un argomento dobbiamo scegliere le parole che usano le persone “comuni” così che comprendano meglio il significato e che quel contenuto sia fruibile a tutti. Quindi partire dalla keyword research e scegliere la parola chiave più utilizzata permette agli utenti di comprendere meglio quello di cui stiamo parlando. E’ vero che la massa utilizza anche termini scorretti, e forse un 70% degli italiani sbaglia i congiuntivi e scrive arance con la i, ma salvo queste eccezioni sono sicura che troverete beneficio. Mi è capitato in un lavoro di combattere per far chiamare il catalogo “catalogo” e non “stylebook”. Lato comunicazione la modifica non è mai stata accettata, ma lato SEO, facendo tutte le implementazioni, è arrivato un 5% in più di traffico sul sito! (stiamo parlando di un sito che ha un sacco di 0000 sulle visite quindi un 5% vuol dire moltissimo). In questo caso basta utilizzare google adwords.
La seconda cosa che ho imparato è parla di tutto quello che gli utenti hanno bisogno. A meno che non si conosca benissimo l’argomento di cui parli (e quindi hai studiato e ti ricordi tutto!) fare una ricerca di termini correlati e long tail keyword (parole composte da più +2 keyword) aiuta a creare un contenuto esaustivo e utile per chi lo legga. In questo caso potete utilizzare ubersuggest, quora, e altri strumenti che vi linko in un articolo alla fine. (ce ne sono davvero tantissimi).
La terza cosa che ho imparato è rendi il contenuto leggibile. Sapere che devo inserire obbligatoriamente la keyword nel titolo e le keyword correlate negli h2 aiuta a schematizzare bene l’argomento. Oggi le persone non leggono più, ma scannerizzano! Hanno tutti poco tempo e internet ha involontariamente insegnato alle persone quella che si chiama la lettura verticale, cioè l’individuazione di keyword per guidare la lettura in modo obliquo. Per capirsi, è un po quello che faceva matilda sei mitica quando leggeva i libri. Dunque utilizzare sotto capitoli aiuta gli utenti a trovare subito quello che gli interessa. Utilizzare la keyword all’inizio della frase aiuta ancora di più…(altra best practice della keyword proximity)
Nell’articolo che ha creato turbolenza parlavo del fatto che la SEO è diventata una materia olistica. in questo caso però la regola vale un po’ per tutto. i SEO devono imparare a scrivere bene per diventare SEO copywriter, e i copywriter puri imparando la SEO possono beneficiare delle cose che abbiamo visto in precedenza.
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