Racconto
Mondo ordinario
Poche sono le aziende che si chiedono quali numeri guardare. Solitamente hanno già delle reportistiche in cui si perdono, ma riuscire ad capire ed ammettere che l’esistente non funziona non è banale. Bisogna aprire tanti barili, tanti vasi di pandora. Questo caso è particolarmente interessante per l’eleganza con cui è stata sviluppata la consulenza, mascherata da formazione.
Call to adventure
Un brand , e il reparto business & marketing, mi ha chiesto di riprogettare le dashboard costruite però dal team tecnico in quanto non riuscivano a parlare la logica del business. Dato che hanno un team ho deciso di operare per l’integrazione e l’inclusione delle due aree aziendali e quindi lavorare anche sul team e il processo lavorativo per aiutarli sia direttamente con le dashboard sia indirettamente.
Mentore
Abbiamo quindi deciso di organizzare un workshop con il business per comprendere cosa sia utile e un workshop più tecnico dove disegnavamo quello che volevamo trovare e capirne la disponibilità, il costo e così via. Ad ogni workshop partecipavano i referenti business e i referenti tecnici così che tutti potessero influenzare, dando ovviamente spazi diversi grazie al facilitatore.
Prove
La prima sfida, la più grande, ha sempre a che vedere con il cosa vuoi e solitamente è impossibile partire da qui, la domanda è troppo vaga. Abbiamo quindi attivato un esercizio con il data flow canvas e gli OKR per identificare gli obiettivi e le attività in corso. Una volta definiti gli obiettivi abbiamo definito le informazioni utili che servivano a raggiungere gli obiettivi. 4 ore di attività e avevamo identificato tutti i KPI strategici e tattici e le metriche e le dimensioni da inserire in dashboard.
Prova centrale
La prova più difficile è stata la realizzazione del prototipo. in questa fase si visualizzavano grafici e tabelle che non avevano più a che fare con la fase precedente. Questo è sempre il pericolo più grande, quello di perdere la coerenza col business. Abbiamo usato alcuni esercizi come i KPI tree, la gestalt e le best practice di data viz per disegnare le dashboard per ogni interlocutore di obiettivo e una per il CEO.
Ci siamo accorti che tante cose desiderate non erano disponibili o non erano immediatamente disponibili così abbiamo deciso di creare le dashboard che facessero comunque visualizzare il desiderata in modo da invogliare a dedicare budget all’attività.
Ricompensa
I tecnici hanno capito le esigenze di business, comprendendo come farle diventare pratiche e avendo acquistato maggiore autonomia nella selezione delle metriche e dimensioni. I business owenr hanno capito che è necessario dedicare budget per avere la tanta desiderata dashboard.
Return
A questo punto tocca a me prendere tutto il materiale e creare due output. il primo è un prototipo a media fedeltà che passa dai disegni a dei mockup di dashboard. Una volta convalidati sono stati prodotti
• measurement plan: database di tutte le metriche e dimensioni aziendali
• reportistica per i 3 obiettivi del 2024,3 dashboard con Looker studio
• roadmap di sviluppo della fase di data capturing (GTM, eventi , configurazione piattaforme ecc)
• momenti di allineamento e modalità di brainstorming
Ricompensa
In questo caso gli aspetti più interessanti sono stati far vedere in dashboard gli elementi futuri unendo le aziende dei tecnici (ci serve budget per implementare e configurare tool) e le esigenze di business (voglio questo numero).
Crescita
Abbiamo Concordato 1 momento mensile di revisione del dato e di brainstorming insieme per definire azioni migliorative e correttive e portare il mindset analitico in tutta l’azienda.