Perchè è utile e ne abbiamo bisogno
Cosa vuol dire fare strategia in una frase? sapere cosa fare, quando farlo, perchè farlo, e come farlo.
Abbiamo passato gli anni in cui eravamo ossessionati dai tool, era più importante fare le cose che pensare davvero a come farle. Meglio realizzare, che ideare. L’approccio pratico mi è sempre piaciuto ma poi abbiamo assitito ad un mondo tool oriented invece che brain oriented e la strategia era il derivato degli output di un tool (immaginatevi il disastro).
Fino ad oggi il gioco ha resistito ma adesso non è più sostenibile:
- l’aumento della presenza di brand digitalizzati porta un aumento di costi di acquisizione e problemi di differenziazione nel mercato (competizione)
- Un mondo incerto, volatile, complesso e ambiguo non rende facile risolvere i problemi tanto meno identificarli (wicked problems).
- i consumatori sono sempre più confusi ed esigenti nelle loro decisioni (consumismo)
- l’intelligenza artificiale è molto più brava di noi nell’esecuzione operativa dei task, più veloce e più efficente. Dunque per sapere usare l’AI tutto si rifà a sapere qual è la cosa giusta da fare, a quale domanda rispondere. (intelligenza artificiale)
Perchè abbiamo un problema con la strategia?
qualche anno fa ho fatto una ricerca di mercato sulla percezione del termine strategia (+400 rispondenti). Indovinate cosa è venuto fuori.
- la strategia è importante, il sentiment è positivo per il 67%
- 26% pensa che sia bella ma….
Indovinate che parole associano le persone al termine? fuffa
questo perchè nel mondo del fare e della corsa alla velocità delle performance fermarsi a pensare è sempre stato visto come una perdita di tempo. A maggior ragione se dopo aver pensato abbiamo complicato invece che semplificato. Oggi non possiamo che fermarci a comprendere quali sono davvero i nostri obiettivi e i modi per raggiungerli.
Grazie all’intelligenza artificiale che ne fare ci velocizza enormemente ci accorgiamo della differenza tra chi pensa in modo strategico e chi si butta nel fare.
Cos’è lo Strategic thinking
Per dare vita al pensiero strategico, ho trovato una bellissima associazione durante un esercizio di pensiero laterale: i bambini. I bambini sono grandi strateghi, hanno un’ottima immaginazione e una creatività spontanea, ma possiedono anche una visione d’insieme e una linearità logica per il raggiungimento dell’obiettivo. Il tutto senza esperienza. Così ho deciso di partire da lì, individuando questi aspetti:
- unire pensiero analitico e creativo, con gli elementi che ho imparato sul campo del marketing (cuore e mente);
- unire il pensiero all’atto, grazie all’importanza dell’uso delle mani nel LSP;
- unire mente, corpo e volontà, grazie alla bellissima Theory U (open heart, open mind, open will). Alla parola “business” ho associato la parola “spirituale”, per indicare che la maturità sul lavoro è legata all’evoluzione della persona stessa. Un grande uomo di business è prima di tutto un grande uomo. E un grande uomo è un uomo che alimenta e tiene viva la parte bambina dentro di sé. Un imprenditore prima di tutto è un sognatore.
Il pensiero strategico dunque per me unisce 4 grandi elementi
- Dream: la fase aspirazionale, l’obiettivo, l’intuizione iniziale, la spinta nata forse da scelte inconsce o da una combinazione di interazioni degli elementi successivi già in atto. È la fase che ci porta al focus dell’attenzione. Puoi chiamarla vocazione, senso della vita, inconscio o come vuoi. Questo momento rappresenta la chiamata di ognuno di noi.
- Think: la fase di analisi, ricerca, valutazione, prioritizzazione. È la fase della comprensione del contesto di gioco e di tutte le alternative.
- Feel: la parte in cui si sente, si prova empatia, si dà sfogo al più alto numero di idee possibili e strane. Le fasi Think e Feel danzano insieme finché non viene presa una decisione.
- Play: la parte in cui si passa all’azione, in cui si usano le mani, in cui è possibile vedere il risultato in una logica ludica, dove non esistono errori e ogni cosa viene completamente testata. Nella parola “gioco” c’è tutto questo: speriment-azione
Teorie contaminanti
quello che ho ftto in questi anni è stato mischiare diverse metodologie
- Data Driven Marketing: il dato è un grandissimo alleato della creatività perchè le permette di realizzarsi in modo concreto e di alimentare l’inspirazione.
- Agile Marketing e agile management: per attuare le strategie è necessario conoscere piccole tecniche ma molto preziose per organizzare il lavoro. Spesso la messa a terra è più importante della strategia creata, perchè l’una senza l’altra non funzionano.
- Lean & Design Thinking : per creare innovazione è necessario seguire un ordine temporale e una serie di processi che aiutano le persone ad avere idee creative.
- Lego Seriosu Play: meraviglioso mattoncino che insieme al design thinking ci ricorda quanto è importante pensare con le nostre mani.
Fasi dello strategic thinking
Goal: Definire l’obiettivo
- Cosa: definiamo gli obiettivi di progetto identificando attività da fare e risultati chiave desiderati in un periodo target.
- Come: facciamo degli assesment interni per identificare margini di miglioramenti e costruiamo insieme gli OKR
- Perchè: devi capire dove sei per capire dove andare e se non sai dove stai andando non ci arriverai mai.
Where to play: studiare il campo da gioco
- Cosa: analizziamo i fattori di mercato esterni per sapere come raggiungere l’obiettivo
- Come: facciamo analisi di mercato che identificano la domanda, i trend, la concorrenza e il target. Facciamo workshop per unire le analisi dei dati alle esperienze dei vari stakeholder. Sintetizziamo i dati per poterli usare come insight creativi.
- Perchè:
- Devi conoscere il mercato per entrarci nel modo e nel tempo giusto
- devi conoscere i tuoi consumatori per progettare prodotti e servizi che li soddisfino
- devi sapere cosa fanno i tuoi concorrenti per differenziarti
How to win: come vincere la partita
- Cosa: creiamo le strategie di business & finance, Product & service, Brand & content, Marketing, Data e organization
- Come: organizziamo workshop che utilizzano i dati come punto di partenza e portano i team multifunzionali a creare cose nuove definendo cosa fare e con quale priorità.
- Perchè:
- Devi sapere bene cosa e quando fare le cose
- Devi creare qualcosa di nuovo per fare innovazione
Test & Optimize: continua a migliorare
- Cosa: sperimentiamo l’innovazione e la crescita / ottimizzazione continua
- Come: creiamo un piano di test definendo ipotesi, variabili ed obiettivi.
- Perchè:
- Nel mondo complesso non esiste una singola risposta, puoi solo testare ed imparare velocemente
- Per creare qualcosa di nuovo devi essere veloce a sperimentare e ottimizzare
Organize: realizza quello che hai ideato
- Cosa: organizziamo il business per mettere a terra le idee abbattendo i muri interni che bloccano l’innovazione
- Come: mappiamo le skill, definiamo team di lavoro, definiamo processi, responsabilità e creiamo commitment. Impostiamo il progetto di lavoro e lo monitoriamo.
- Perchè:
- non c’è niente di peggio che pensare cose giuste e non riuscire a realizzarne nemmeno una
- un’idea senza la sua realizzazione non esiste. Le persone sono il motore di tutto.
Campi applicativi
- Organization strategy: business model;posizionamento aziendale;, struttura e processi;, team building e team development;, change management.
- Product/Service Strategy: comprensione del mercato, comprensione degli utenti;, creazione e sviluppo prodotto/servizio.
- Brand Strategy: brand identity e posizionamento;, brand experience;, content strategy.
- Marketing Strategy: funnel e marketing automation;, strategie di marketing (social, adv ecc.);,creazione di siti e app.
- Data Strategy: creazione di infrastruttura dati; creazione di report/dashboard; cultura di analisi e azioni data driven
Libri di strategia
- Oltre il design thinking: il libro che ho scritto sullo strategic thinkign e su come intgrare gli elementi che vi ho appena raccontato
- Ocena blu: strategie di posizionamento
- Good strategy e bad strategy: mind set da stratega di business
- l’arte della guerra: mindset da stratega (nella vita)
- Make progress: libro sugli OKR tecnica per definire e raggiungere la strategia, scritto da un italiano, perchè in italia non ragioniamo come in america. la cultura è differente.
- Brave new work: strategia organizzativa del futuro
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