Cosa sono le heat map e a cosa servono: significato e utilita’
le hat map sono mappe di calore che aiutano a leggere dati complesse. sono nate nel 19esimo secolo
le heat map per pagine web indicano porzioni di una pagina web. Si usano per studiare quali sono gli elementi della pagina più visti e cliccati.
Ecco alcune cose utili che ci aiuta a fare:
– Raggiungere contenuti importanti o non vederli
-Trovare e utilizzare i principali link, pulsanti, attivazioni e CTA di una pagina
-Essere distratti da elementi non cliccabili
-Si verificano problemi su tutti i dispositivi
Tipologie di heatmap
Heatmap & mouse tracking: una Heat Map infatti può mostrare i movimenti del mouse (Hover Map) i click (Click Map) lo scroll degli utenti (Scroll Map)
Heat map & eye tracking: l’eye tracking è una metodologia che permette di registrare, analizzare e visualizzare i movimenti oculari. Tali movimenti rappresentano un indice diretto della distribuzione delle risorse effettive, dunque della realtà percettiva da un individuo. L’output di questa analisi è la heat map, la mappa di calore. Esistono alcune best practice sorte da studi molto interessanti. La prima riguarda la focalizzazione centrale: in base alla conformazione degli occhi, è preferibile non inserire oggetti al centro dello schermo, e mettere gli oggetti importanti all’interno della cosiddetta “golden ratio”. È utilissimo inoltre ricordare che leggiamo da sinistra verso destra, con un movimento detto “a zeta”. Uno studio di Nielsen sostiene che gli utenti non leggono, ma scannerizzano i testi. Grazie a queste mappe, possiamo ricavare anche la scroll map, ovvero la percentuale di scroll effettuata dagli utenti. Adesso prova a rispondere alla domanda: quale sezione della mia homepage viene visualizzata di più?
Quali tool gratuiti usare per le heatmap?
- Hotjar: gratuito e potente, permette di fare anche survey e pop up survey.
- Microsoft clarity: carino, ma noi preferiamo la completezza di hotjar
- Altri: matlab, phyton, crezyegg, VWO,
Come fare un analisi heatmap? esempio di un caso studio
Installo facilmente hotjar con google tag manager e creo 3 screenshot, heatmap, move map e scroll map da leggere sempre insieme (l’analisi è da ripetere per desktop e mobile).
Riprendiamo le nostre domande di analisi: le domande vanno lette in funzione dell’obiettivo della pagina, in questo caso l’utente deve trovare l’articolo che fa al caso suo.
Analisi descrittiva
– Raggiungere contenuti importanti o non vederli: il 75% degli utenti non arriva nemmeno al 25% della pagina (sezione verde)
-Trovare e utilizzare i principali link, pulsanti, attivazioni e CTA di una pagina: il 10% dei clic fa una ricerca, il 7% va sulla categoria web marketing, il 9% sulla categoria marketing, il 3% si iscrive alla newsletter ecc
-Essere distratti da elementi non cliccabili: non sono presenti elementi di disturbo
-Si verificano problemi su tutti i dispositivi: no
considerazioni finali: la composizione del layout funziona, sarebbe consigliabile ridurre la porzione di testo delle descrizioni articolo per invogliare gli utenti ad arrivare almeno al 70% dello scroll.
Heatmap e altre combinazioni
per migliorare gli insight è utile combinare più strumenti
- heatmap e AB test: una volta trovata un ipotesi è bene fare un AB test.
- heatmap e user recording: spesso la mappa di calore non basta a darci gli insight. E’ utile mischiare gli user recording per capire meglio i mvoimenti del mouse
- heatmap e survey: spesso tiriamo fuori un ipotesi che possiamo chiedere velocemente con una survey pop up sul sito
- heatmap e funnel analysis: per capire dove fare l’analisi delle heatmap possiamo usare l’analisi del funnel e dedicarci alle pagine con più alto drop rate