Con l’inizio del nuovo anno si apre il tempo di nuove idee e nuovi progetti.. per questo volevo condividere con voi una ricerca sull’email marketing che dà risultati e spunti utili per questa attività. Si tratta dell’ Osservatorio statistico 2014 sull’email marketing redatto da Mail Up, svolto su un campione di 14 miliardi di messaggi tra newsletter, DEM (Direct emailing) e email transazionali.
Questa ricerca rileva che l’email è sì uno strumento di comunicazione giunto nella sua piena fase di maturazione, ma che esso è anche tra gli strumenti a garantire un maggior ROI.
Cerchiamo di capire quali sono i principali motivi per investire in una campagna di email marketing:
- Cresce il tasso di email recapitate, dall’88% del 2011 al 96% del 2014
- Cresce il tasso di apertura (Open Rate: numero di email aperte su totale inviate), dal 27% del 2012 al 30% del 2014
- Il totale di clic (Clic Through Rate: tasso di clic su tutti i link del messaggio in rapporto alle email recapitate) si attesta al 4%
E’ fondamentale sapere che questi risultati si diversificano in base al settore merceologico.
Newsletter: quelle che generano più reazioni sono quelle del settore Moda, abbigliamento e calzature (33%), viene poi il settore Automotive (27%), Industria (26%), Editoria, Media e Social (26%). Queste le percentuali di utenti che hanno cliccato sul messaggio rispetto al totale degli utenti che hanno aperto l’email almeno una volta (CTOR). Per quanto riguarda l’indice CTR primeggia incontrastata l’Industria con il 12%.
DEM: le comunicazioni inviate da aziende del settore Agricoltura e Alimentare si aggiudicano i migliori risultati con un tasso di apertura del 38%, generano reazioni (CTOR) nel 30% dei casi e hanno un tasso di clic dei messaggi dell’11%.
Tra i principali fattori di incidenza sui tassi di apertura e di clic delle email ci sono:
- La stagionalità dei tassi di apertura: si hanno ribassi nei mesi estivi, soprattutto in agosto, e una ripresa nei mesi di settembre/ottobre e marzo/aprile.
- La lunghezza dell’oggetto dell’email: le email con un oggetto tra i 40 e i 60 caratteri sono quelle con tasso di apertura più basso (7%). Le email con una lunghezza del testo in oggetto che non supera i 20 caratteri hanno un tasso di apertura del 15%. Circa il doppio!! Meglio focalizzarsi su concetto chiave di immediata comprensione, ricordando che le parole su cui ci si concentra di più sono le prime e le ultime dell’oggetto!
- La reattività all’email nel mondo: tra le nazioni più reattive ci sono Portogallo, Svezia, Finlandia, Brasile e Argentina con un tasso di CTOR compreso tra il 50-60%. Gli Stati Uniti e l’Italia sono tra i Paesi caratterizzati da tassi CTOR più bassi, rispettivamente con il 30% e 20%. Una forbice di CTOR molto ampia! E’ fondamentale sapere la diversa reattività nei confronti dell’email nel mondo per capire in quali aree del mondo è necessario stimolare i destinatari.
4. Oggi, il potenziale dell’email marketing si ha sul fronte delle condivisioni che si attestano solo allo 0,006%!
La condivisione di un’email sui social è un sistema a costo zero per incentivare la diffusione virale del contenuto e amplificare le visualizzazioni della campagna. Basta offrire la possibilità ai destinatari di condividere la comunicazione, inserendo un link nel messaggio. Facebook (79%) e Twitter (12%) sono i social che registrano le più alte percentuali di condivisioni. I social media sono un potente strumento di business che le aziende non possono più permettersi di sottovalutare!
In definitiva, i passi per realizzare una campagna di email marketing di successo dovranno comprendere:
- profilazione degli utenti e analisi delle attitudini per poter inviare messaggi il più possibili mirati e non indesiderati da parte dell’utente
- valutazione e gestione dei principali fattori di incidenza sui tassi di apertura e di clic dei messaggi
- inserimento di link di condivisione del messaggio
VEDI ANCHE: le metriche per analizzare una campagna di Email Marketing
Elena Baselice