La guida a google webmaster tool: Nei precedenti articoli abbiamo messo in risalto le Keyword e la loro importanza, adesso invece ci soffermiamo su un argomento un po tabù, perlomeno per i meno esperti, cioè come usare google webmaster tool per indicizzare il vostro sito e migliorare la SEO. Gootle webmaster tool è l’interfaccia che dovete usare per dialogare direttamente con Google. Una cosa è sicura, avrete una panoramica quasi completa dell’andamento dell’indicizzazione, saprete se ci sono miglioramenti che potete fare e molto altro ancora..
Come fare il setup di Google webmaster tool (GWT)
per prima cosa cliccate su Google Webmaster Tool per andare direttamente sulla pagina di questo strumento. In alto a destra troverete “ aggiungi un sito”, mettete il vostro URL e premente avanti. Vi troverete di fronte ad una pagina di verifica, questo serve a Google per legittimare la vostra proprietà, in parole povere, per verificare che siete davvero i proprietari del sito in questione. Il metodo più usato è l’inserimento del tag nella pagina web predefinita, precisamente nell’head prima del body. Per quelli che non hanno familiarità con il linguaggio html consiglio di installare il plugin di Google analytics, impostarlo e fare la verifica con il tag già presente così risparmierete tempo e farete un’opera di bene per il vostro sito: analizzarlo!
Le informazioni che si trovano in Google webmaster tool
una volta che abbiamo verificato la proprietà Google ci farà vedere una schermata simile a questa, una dashboard riassuntiva in cui google vi dirà se c’è qualche problema importante come ad esempio una penalizzazione, un google bot che non riesce a scansionare il sito e altro ancora.
Gli errori di scansione, le query di ricerca e la sitemap sono i 3 temi principali per l’indicizzazione. Abbaimo a lungo elencato l’importanza delle keyword in quanto capaci di attrarre traffico, ma gli errori di scansione indicano la capacità el vostro sito a soddisfare le aspettative degli utenti, ovvero, che il vostro sito funzioni. La sitemap invece permette di dire a google come è strutturato il vostro sito tramite una mappa degli URL (per i più bravi anche di immagini e video). Approfondiremo quest’ultimo argomento successivamente
Aspetto nella ricerca
- dati strutturati: sono i microformat e in generali gli schema.org che permettono di elaborare regole di semantica e di lettura da parte dei Search engine. Qui decisamente il livello si è alzato, sappiate solo che ci sono.
- miglioramenti html: sapete che per esempio un meta title non può essere più lungo di 60 caratteri e una meta description di 150. Dunque Google vi riepiloga gli eventuali errori che avete fatto nella scrittura dei metatag
- sitelink: i sitelink non sono altro che le pagine si categoria che vengono indicizzate da google e compaiono nella serp. Qui potete decidere di declassare una pagina ovvero dire a Google che non volete che compaia proprio in quella posizione.
Traffico di ricerca
- query di ricerca: potete visualizzare le query con cui vi cercano gli utenti (ecco le vostre keyword not provided), il CTR e la posizione media. Capire come vi cercano gli user è fondamentale.
- link che rimandano al tuo sito: qui trovate le panoramica sul totale di link che avete, chi vi linka e quale pagine sta linkando. Se per caso trovate un sito pieno di glitter che vi linka 1000 volte magari potete supporre che sia un link poco buono e forse state rischiando una penalizzazione. Sapere chi vi linka è importante perchè la regola è “ siete autorevoli se vi linkano siti autorevoli e linkate siti autorevoli”. La qualità dei link è uno dei primi fattori di indicizzazione.
- link interni: qui trovate una panoramica sui vostri link interni, esportate in excel e fate un grafico a torta, capirete quali sono le pagine a cui state dando priorità e dove state dirigendo i vostri utenti.
- azioni manuali: utile? chissà, google vi farà vedere questa pagina solo se c’è stato un tentativo di spam di qualche hacker. Se avete subito una penalizzazione questo è l’unico luogo dove potete formulare la richiesta formale a google per la reimmissione.
- targeting internazionale: da poco tempo è uscito il nuovo parametro hreflang per dire a google la nazionalità del vostro sito. Per approfondimenti cliccate qui
Indice di google
- stato dell’indicizzazione: qui potete vedere la quantità di pagine che google legge (indicizza). Sappiate che per alemno un anno il sito avete creato è messo in una sandbox, cioè viene controllato da google, e non indicizzato a pieno in quanto siete ancora nel periodo di prova
- parole chiave per la rete dei contenuti: vi fa vedere la ricorrenza delle parole chiave nel vostro blog ovvero, secondo google, di cosa state parlando maggiormente
- rimozione URL: simile alla parte sul sitelink, ma in generale
- scansione: qui potete controllare tutti gli errori che il vostro sito sta creando, come 404, problemi al server e altro ancora. Ottimo check up.
- statistiche di scansione: qui potete controllare se c’è stata qualche anomalia nella scansione del vostro sito e il tempo di caricamento.
- visualizza come google: qui potete spingere google a leggere una vostra pagina
- tester del file robot: potete controllare il vostro robot, cioè il documento dove bloccate le pagine. Ricordatevi di metterci la sitempas.
- sitemap: questa è la parte più utile di GWT, attraverso la mappa degli URL di cui parlavamo prima possiamo sire a google la struttura del nostro sito. Per chi ha wordpress consiglio il plugin delle sitemaps che aggiorna automaticamente il documento che viene caricato in GWT.Per tutti gli altri potete utilizzare unsitemap generator. Avrete un file xml da caricare in una pagina del vostro visto iltuostio.com/sitemap.xml e da caricare successivamente in GWT. Fatelo e vedrete le statistiche di scansione salire, ve lo assicuro.
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