Cos’è la Native Advertising:
Una cosa che ha rivoluzionato il marketing quotidiano è’ la pubblicità nativa, detta native advertising. E’ un nuovo tipo di pubblicità che viene camuffata all’interno del contenuto della pagina. Native ads sono i widget che perfettamente si incastrano con le interfacce del website. La pubblicità viene scelta a seconda delle preferenze dello user e del tema del website, ha anche il design adattivo, il quale permette alla pubblicità di integrarsi nel contenuto del sito. Questo aumenta la fiducia del user e così cresce CTR.
Volete le prove? Va bene, ecco alcune statistiche del native advertising che vi scoprono il concetto:
- 53% degli user sono disposti a notare i banner nativi.
- 32% sono pronti a condividere la native advertizing,
- 85% degli smartphone-users considerano la pubblicità nativa più visibile.
- Più di 18% degli spettatori hanno fatto vedere l’intenzione di comprare.
- Native advertizing sui gadget arrivono ai destinatari e hanno in 6 volte più conversione rispetto ai banner convenzionali.
E adesso, perché il rate così alto? Bene, il successo del native advertizing è basato sul focus molto alto di effettività della esperienza del user – una cosa che non sempre va bene con la pubblicità convenzionale. Il comportamento degli user è il concetto più importante quando si tratta del guadagno con la pubblicità e quando si vuole ispirare loro a reagire e fruire il vostro contenuto.
Vediamo adesso come la pubblicità nativa sostiene l’esperienza degli user. Bene, ci sono due strategie principali come native advertizing usa l’esperienza degli user – una è attraverso contenuto coinvolgente a valore aggiunto, e l’altra è attraverso soft sell.
Esempi di Strategie di Native Advertising:
Contenuto coinvolgente a valore aggiunto
Uno dei pregi di native advertising è quello di mostrare un contenuto accattivante per user, ricco di informazioni e divertimento. In questo caso gli users sono disposti a cliccare e leggere la native ads, che a sua volta assicura l’esposizione spontanea e favorevole del branding. Per esempio, quando NY Times doveva promuovere Netflix per gli show di orange is the new black, l’utente è stato inchiodato in modo efficace attraverso un articolo interessante su questioni delle donne in carcere – inutile dire che era una win-win sia per user che per Netflix.
Soft selling advertizing naturale
Gli studi hanno mostrato che gli user di solito non badano i messaggi diretti orientati alla vendita, e questo è quello che fallisce nella pubblicità convenzionale. Invece la pubblicità nativa sostiene il messaggio di soft selling mischiando la pubblicità naturalmente con il contesto della piattaforma dove è pubblicata, perciò questa pubblicità non viene percepita come vendita diretta per l’user.
“Native ads mostra fino a 3 volte CTR più alto e per 2 volte conversation rates – cioè il reddito complessivo di advertizer e publisher si aumenta in 6 volte.
Native advertizing proviene da advertorial: gli articoli in media, creati per gli clienti specificati con un piccolo pezzo dell’informazione della promozione. Uno degli antenati di native ads è un post semplice di promozione in Facebook. I post pagati appariscono nelle news feed e vengono trattati positivamente di user, siccome quelli sembrano un post normale nella timeline.
Adesso la pubblicità nativa ha passato qualche cambiamento nel significato. Adesso la native ads contiene un immagine e un testo corto ed attirante con link per landing page dello advertizer. Non c’è bisogno di contattare i blogger per mettere il banner – un vantaggio delle tecnologie della programmazione di mettere la pubblicitò e farlo veloce e in posto giusto. Segmentazione e auditing in Big Data permettono di mostrare la pubblicità per il pubblico interessato e real-time blogging . Come risultato non è intrusiva, il contenuto della pubblicità aiuta gli user e cerca di risolvere i suoi problemi.
Come ha detto Vladimir Bashkin, “lo scopo principale è creare le condizioni favorevoli per lo user nell’internet, servendo i prodotti raccomandati che sono compatibili con gli interessi dello user e formano un’ambiente user-friendly. Vogliamo che Internet si pulisca dalla pubblicità intrusiva e irrilevante, per questo ogni giorno portiamo avanti le nostre tecnologie e cerchiamo di aiutare gli user a vedere solo il contenuto che gli serve”. Non c’è dubbio che nel futuro prossimo AdNow riuscirà a “conciliare” gli advertiser con l’utente. E’ importante creare l’area perfetta per l’esperienza privata dello user dove non ci sarà più pubblicità intrusiva ed user può trovare le soluzioni dei suoi problimi con le raccomandazioni rilevanti degli advertizer.
Libri di Native Advertising:
se vi va di approfondire il concetto di questa nuova pubblicità moderna vi consigliamo alcuni libri pionieri:”Chi non si forma si ferma” 😉
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Native advertising. La nuova pubblicità. Amplificare e monetizzare i contenuti online – Claudio Vaccaro, ottimo libro per avvicinarsi alla materia – link
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The Native Advertising Advantage: Build Authentic Content that Revolutionizes Digital Marketing and Drives Revenue Growth – Mike Smith, il libro più approfondito in circolazione – link
Autore – Adnow: una delle piattadorme di native advertizing che permettono le soluzioni programmati per gli advertizers. Siamo apparsi con la propria network degli publishers molto ampia e lavoriamo duro per potenziare nostro algoritmo Ad Tech per garantire le entrate elevate per entrambi publisher ed advertizer” – responsabile di development diAdNow Vladimir Bashkin.