Spesso capita che un cliente chiami perchè su Google Analytics vede un calo di traffico, ovvero un bel picco verso il basso nel grafico del trend di traffico nel tempo. Come si fa a giudicare se si tratta di un vero problema o fa parete della stagionalità del settore? Riuscire a riconoscere un vero calo di traffico è una caratteristica fondamentale per un consulente. Questo post vi aiuterà attraverso alcune analisi a confermare o meno le vostre teorie.
Esiste davvero un calo di traffico?
dal grafico sottostante vediamo che esiste un calo di traffico
la prima cosa da fare è controllare quale sorgente è responsabile del traffico. Per analizzarlo basta inserire i segmenti per i principali canali di marketing che portano traffico e vedere a chi corrisponde il calo.
questo grafico è molto utile perchè intanto capiamo che tutte le fonti di traffico sono interessate dal calo e non esiste una cannibalizzazione tra canali. La cannibalizzazione è molto frequente tra traffico organico e a pagamento, pensate che nella SERP più aumentiamo l’investimento ADV meno si da visibilità al risultato organico. Circa il 70% degli utenti ammette di non sapere la differenza tra un risultato a pagamento e uno organico, soprattutto ora che Google ha cambiato quantità e colore agli annunci adwords. Insomma se ci fosse questo fenomeno avremmo un grafico del genere
Certe volte, dipende dai casi, è utilissimo segmentare anche per device, mi è capitato di avere clienti che avevano problemi col sito m.cliente.com e che questo fosse interamente responsabile al calo. E si, succede anche se il sito e responsive.
nota: non è una vera e propria analisi ma se notate un calo permanente potrebbe essere utile controllare se alcune delle pagine del sito hanno perso il tracciamento del codice di Google Analytics. Potete usare o screaming frog a pagamento (usando i filtri) oppure tag inspector che ha una versione freemium.
Cosa è successo?
qui bisogna innanzitutto confrontare il trend del traffico anno su anno o YoY,. Questo vi aiuta a capire se il comportamento è stagionale o sporadico. In questo caso si nota bene che il calo appartiene a YoY
per vedere meglio questo fenomeno però vi consiglio di normalizzare il traffico (ovvero sottrarre la media e dividere per la varianza) e utilizzare solo il traffico roganico perchè quello più naturale
in questo caso si nota come il calo non sia solo nel periodo di dicembre ma inizia molto prima, già da luglio. Il calo quindi è graduale. Questo però non vuol dire che ci sia un problema, semplicemente potrebbe essere che a giugno c’era un picco di traffico e da li è partito un calo. Come facciamo a sapere dunque se c’è qualche problema particolare? Esiste un tool che vi aiuta a fare una piccola previsione di traffico analizzando la stagionalitÃ
se vi scaricate i dati in excel e li paragonate a quelli attuali avrete un grafico in i massimi e i minimi, e da qui si vede che i valori di giugno rientrano nella media. Ripetiamo l’analisi con il periodo interessato e vediamo che tra ottobre e dicembre c’è un bel calo
Una volta che abbiamo confermato il calo passiamo al perchè c’è stato.
Perchè c’è stato un calo del traffico Organico?
Abbiamo capito che c’è stato un calo di traffico generale e quindi il traffico organico siccome rappresenta il traffico naturale è il maggiore responsabile. In questo caso è utile analizzare
- cambio dei posizionamenti
- Variazioni del CTR
- Segmentazione per landing page
Due strumenti utilizzo per capire perchè il traffico organico è calato: search metrics e sem rush
Analisi del Calo SEO
controllo le parole chiavi che portano più traffico e ne analizzo il trend (ovviamente faccio diverse prove per Stato se è un business internazionale. In questo caso non ce n’era bisogno perchè operava solo in UK)
appena ho capito qual è la keyword interessata attraverso Sem Rush guardo la SERP su dati storici e controllo se è entrato qualche concorrente
noto che ci sono due nuovi competitors: zalando e amazon. Utilizzando lo strumento di confronto si search metrics confermo le ipotesi
VEDI ANCHE:
- come fare un’analisi della user experience
- come fare un’analisi di branding
- tutti gli strumenti indispensabili per la web analytics e la business intelligence