Quando si sente sempre parlare di concorrenza, in termini pratici si indica il posizionamento di un prodotto o di una marca rispetto ai concorrenti. Nel 1981 la parola posizionamento corrispondeva al processo di collocazione di un prodotto nella mente del consumatore. Oggi questa definizione è cambiata, nel senso che per posizionamento della marca si intende la decisione dell’impresa relativa alla scelta dei benefici della marca/prodotto che possono farle guadagnare un posto distintivo nel mercato. Aiutiamoci con queste quattro domande a capire meglio cosa si intende per posizionamento:
- Una marca per cosa? Serve per individuare i benefici, che ricaverebbe il cliente, se acquistasse quella determinata marca;
- Una marca per chi? Ovvero quali sono i segmenti target;
- Una marca, quando? Fa riferimento alla situazione d’uso o di consumo;
- Una marca contro chi? Si allude ai concorrenti diretti.
Quindi la strategia di posizionamento è la modalità operativa adottata da un’azienda per introdurre una strategia di differenziazione basata sull’analisi interna dei punti di forza e di debolezza dell’azienda, sul contesto competitivo e sul tipo di beneficio distintivo e unico che la marca può fornire al cliente. L’obiettivo dell’impresa è quello di comunicare chiaramente questo elemento di differenziazione ai potenziali clienti, in modo che sia nitido e delineato nella loro mente: in questo modo si ha l’immagine di marca ovvero l’immagine che percepisce il consumatore nella propria mente.
Esistono diversi modi per posizionare una marca, i principali sono:
- differenziazione del prodotto: è il modo più classico, tramite il quale si fa leva sui benefici del prodotto, come la performance, la longevità, il design, l’affidabilità. Per esempio le batterie Duracell si differenziano dai concorrenti grazie alla loro durata insuperabile (VEDI http://www.duracell.it/);
- differenziazione del prezzo: si utilizza il prezzo per differenziarsi dai concorrenti diretti. Esistono diverse strategie basate sul prezzo, per esempio si può decidere di applicare il prezzo più alto della categoria (basta pensare al colosso Cartier nel settore dei gioielli VEDI Cartier), oppure il più alto valore del denaro come fa IKEA, infine anche il prezzo più basso della categoria (prendiamo in esempio la Ryanair VEDI Ryanair);
- differenziazione di immagine: in molti settori le marche non sono distinguibili per delle caratteristiche tangibili. La differenza si ottiene tramite l’immagine, come per esempio Crodino, che adesso impazza con la pubblicità che vede protagonista Owen Wilson nella parte del Biondo, guarda il video.
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Arianna Martelli